
Riposa in pace, Diva
Sono finiti i tempi del romanticismo, in Paradiso – il nuovo brano de La Rappresentante di Lista – la giovane femmina diventa una diva maledetta, pazza, suicida. Un po’ Bella Baxter, un po’ ragazza interrotta, Veronica Lucchesi, sempre bene ricordarlo, è prima di tutto un’attrice, e interpreta alla perfezione ogni sua creatura.
Il queer pop de La Rappresentante di Lista è irrequieto, capriccioso, scalpita se rinchiuso in una gabbia di definizioni. Ha bisogno di esprimersi come meglio crede. In Paradiso ha trovato la sua svolta pop-rock, vagamente anni ’90.
METAMORFOSI DI UNA DIVA: QUATTRO CANZONI PER COMPRENDERE PARADISO
L’universo de La Rappresentante di Lista è vastissimo, femminile ed onirico. L’album Go Go Diva ha sancito definitivamente la nascita del mito della Diva, una donna che prima di tutto richiede di avere un pubblico, di essere guardata, che la notte risplende e il giorno sembra il sole. Ma prima di essere Diva, ha assunto forme e facce diverse, scopriamole:
Lento – (Per la) via di casa, 2014:
Lento è una storia crepuscolare. Il sole è tramontato, il bagliore delle prime luci della notte illumina la pelle, un organo sottile, appiccicoso, non ancora del tutto sviluppato. Lento è un attimo prima dell’alba, un attimo prima di nascere.
Mina Vagante – Bu Bu Sad, 2015:
Gentile Mina Vagante, cosa ti aspetti dal niente quando tutto per aria manderai? Nascere è facile, trovare il proprio posto nel mondo è difficile. Mina Vagante è una donna fragile come una bomba, leggera come una rondine. È un ciclo femminile di morte e resurrezione.
Guarda come sono diventata – Go Go Diva, 2018:
La Giovane Femmina, assetata di vita, che scappa dalla città. Lady Godiva nuda nel bosco, splende di luce propria. Diva o divinità, ha raggiunto l’acme della propria forma.
Mai Mamma – My mamma, 2021:
Non lo vedi come brilla? la mia faccia luccica.
NON MI BASTA, CERTE VOLTE CAPITA CHE DEVI ROVINARE LA FESTA
Il valore aggiunto de La Rappresentante di Lista è la modalità in cui la donna viene raccontata in tutte le sue sfumature, senza censure e senza paternalismi. Sotto questa chiave di lettura, viene più facile comprendere il radicale cambiamento di sound ma l’organicità del tema trattato: quello di una donna che non si accontenta mai.