
Ardere come ghiaccio, sciogliersi come fuoco
Il dolore ci fa riflettere
E’ un giorno malinconico, probabilmente sei stressato. L’unico sollievo dalla frenesia lo trovi nel ricordare vecchi momenti, pensare ai diversi “come sarebbe stato”, con le mille persone che sono passate nella vita. Ti fai cullare dalla nostalgia del momento, consapevole che quello è uno dei pochi istanti in cui puoi essere debole, perché nessuno ti vede.
IL NUOVO SINGOLO
Questo traspare da “ghiaccio”, il nuovo singolo di ceneri in collaborazione con chiello, con un cantato estremamente sussurrato e intimo.
Le riflessioni personali sono sicuramente il punto cardine del brano; il rendersi conto di non essere così infallibili come il mondo ci costringe a mostrarci, che i nostri sentimenti ci possono manovrare e noi non abbiamo strumenti per rispondervi. Questo accade perché il sentimento stesso fa parte di noi, ed il bridge che ripete diverse volte “mi bruci” ci fa capire quanto sia rischioso. E ci fa capire quanto siamo vulnerabili davanti anche davanti alla nostra stessa emotività.
IL METTERSI IN DUBBIO
La voce di chiello, delicata e sottile, inizia la seconda strofa mettendosi in dubbio, dicendo “in fondo anch’io forse dovrei cambiare”. Si tratta di una consapevolezza sempre più difficile da accettare nel mondo odierno, dove l’errore deve essere sempre parte del processo, dove l’errore deve essere proficuo. Chiello dice di dover cambiare se vuole migliorare la sua condizione. Svincolarsi da quelle catene. Continuando sulla sottile linea di “Mela Marcia” ci racconta di come smettere di seguire i suoi sentimenti sarebbe probabilmente la soluzione al suo malessere; ma non è in grado di farlo, pur rendendosi conto di essere nel torto. Qui troviamo la rappresentazione di quanto siamo vincolati dalla nostra stessa emotività, di quanto siamo semplici pedine che rielaborano le proprie sensazioni pensando di esserne padroni. Di quanto il dolore ci faccia riflettere.
IL RITORNELLO
Il ritornello, che da titolo alla traccia, è l’immagine che forse più di tutte rimane impressa. Il cubetto di ghiaccio, metafora di una relazione, viene tenuto in mano da uno dei due innamorati; il ghiaccio si scioglie, arde sul palmo di chi lo stringe, mentre si trasforma in altro. Come una relazione che finisce, trasformandosi da qualcosa di essenziale nella vita di un innamorato a una semplice conoscenza occasionaria. Come un cubetto di ghiaccio, definito e consapevole di essere tale, che si trasforma in uno scroscio d’acqua, destinato a gocciolare per terra, ed asciugarsi nel giro di qualche minuto.
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